Pasqua 2013

Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, . . .
noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute
nella regione dei Giudei e in Gerusalemme
” (cfr At 10, 37-39).

Buona Pasqua

Rivolgiamo a voi tutti insegnanti, alle vostre famiglie, gli auguri per le festività pasquali, in cui celebreremo la Resurrezione di Cristo redentore.

Vorremmo aiutarvi a progettare un futuro professionale più sereno, i nostri alunni hanno bisogno di educatori capaci di testimoniare quanto insegnano. Hanno bisogno di vedere davanti a sé orizzonti più solidi perché orientati alla verità, nell’insegnamento e nella testimonianza, ecco vi assicuriamo di essere vostri compagni di strada ogni volta che vi mettete alla ricerca della verità.

In questi giorni stiamo vivendo la novità di Papa Francesco, essa è fondata sui suoi gesti e sulle sue parole apprezzati da tutti per amicizia, familiarità, semplicità, ancora per un periodo di tempo abbastanza breve, e che non denotano solo uno stile, ma rendono testimonianza di un pensiero e di una prassi che non potranno rimanere senza conseguenze. Fra i gesti, di uno in particolare vogliamo raccontarvi: il Papa ha voluto, durante la cerimonia di inizio pontificato, un ospite particolare, un povero che vive raccogliendo cartoni, Sergio Sanchez, che è stato accolto vicino ai rappresentanti del governo argentino, tra i suoi familiari. Il commento di Sanchez è stato: “Non potevo credere di essere lì a soli quattro metri di distanza da lui, nei posti dedicati alla sua famiglia. Poi ho capito: la sua famiglia siamo noi, tutte le persone povere che ogni giorno lavorano per strada in Argentina”.

Si è appena conclusa la stagione delle iscrizioni e sappiamo come questa è vissuta dagli insegnanti di religione, con quale incertezza per le ore di insegnamento nel prossimo anno scolastico. Non certo per una colpa personale, ma per un sistema culturale e di compromesso concordatario per cui pur “riconoscendo il valore della cultura religiosa e tenendo conto che i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano” l’istituzione scolastica si limita “ad assicurare, nel quadro delle finalità della scuola, l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche”.

Conosciamo l’impegno di molti insegnanti, pronti sempre a scommettere sui ragazzi loro affidati, con una passione educativa senza limiti. A questi vorremmo rendere testimonianza, e non solo, magari aprendo una sezione in questo sito, in cui ciascuno potrà presentare la propria esperienza sul campo. Che ne dite?

Ora, vi ricordiamo che è disponibile nel sito http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/home l’O.M. n. 199 del 21 marzo 2013 con le indicazioni operative per le domande di trasferimento e di passaggio per l’anno scolastico 2013/2014 riguardanti gli insegnanti di religione cattolica.

Un cordiale saluto di pace a tutte e a tutti, la segreteria A.N.I.R.

2 Comments

  1. Una curiosità! E’ normale che una coppia di insegnati di religione cattolica, non frequetino mai la chiesa, non partecipano alla messa domenicale? Noi diamo in mano i nostri figli che non vedeno un buon esempio da seguire. vorrei delle risposte e soprattutto il Vescovo della diocesi può fare qualcosa??
    Grazie Diego

    • Caro Diego, quello che scrivi riguardo a una coppia di insegnanti di religione che non sarebbero praticanti (non frequentano la chiesa e non partecipano alla messa domenicale) mi lascia davvero stupito. L’idoneità per insegnare religione è rilasciata dal vescovo, in base a 3 criteri, uno dei quali si riferisce ad una condotta di vita coerente (che include ovviamente anche la pratica religiosa). Certamente il vescovo può verificate se le cose stanno effettivamente così e prendere le decisioni che ritiene più opportune. Marco Moschetti

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